Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, signori assessori, colleghi consiglieri,
prima di addentrarci nel merito di questo documento di programmazione economica da voi presentato, vorrei esprimere alcune considerazioni.
Credo infatti che sia necessario portare alla vostra attenzione alcuni elementi che ritengo utili a capire qual è la direzione intrapresa e le ragioni per le quali, come ho anticipato nei giorni scorsi in Commissione Bilancio, voteremo contro questa manovra.
Vedete, questo è il secondo Bilancio di Previsione che ci viene proposto da questa Giunta, e se quello del 2016 era il libro dei sogni, ovviamente disattesi, questo è quello delle tasse e delle mance.
Per questo, la prima cosa da fare è chiedersi: ma che fine hanno fatto tutte le previsioni, contabili e legislative approvate per il 2016?
Non voglio rubarvi tempo ma sono necessari degli appunti da fare sul bilancio da voi presentato nel 12016 ed annunciato come Rivoluzione, rinascita della Campania, dove di rivoluzionario è stata solo la marcia salernocentrica.
La Regione Campania simbolo della palude burocratica, del lassismo, della cattiva amministrazione sarà rivoltata come un calzino. Fu detto.
Razionalizzeremo la macchina regionale!
Semplificheremo tutte le procedure amministrative e legislative!
Parola d’ordine: sburocratizzazione e revisione di tutte le norme di spesa!
Cancelleremo enti inutili e spreconi, azzereremo le Commissioni e i Comitati dei fannulloni!
Accorperemo e riordineremo tutti gli organismi e le Partecipate! Ed anche il patrimonio immobiliare della Regione brillerà di nuova luce!
Quella fu anche l’occasione per annunciare che di lì a breve sarebbero scomparse per sempre le barelle dal Cardarelli. Le barelle stanno ancora lì, come pure le ecoballe.
Annunciaste che il governo amico avrebbe tolto il commissariamento della sanità e che avremmo potuto assumere medici e infermieri e che in tempi brevi avremmo avuto la migliore Sanità d’Europa!
Con quella manovra fu lasciato intendere che la Campania si avviava a diventare la California d’Italia. Ma che dico d’Italia, D’Europa! Perché quella legge di Stabilità prometteva la possibilità di risparmiare ingenti risorse pronte ad essere rimesse nel circuito virtuoso di una regione che si apprestava a primeggiare su tutto!
Naturalmente non ci abbiamo creduto.
I fatti, gli indicatori sociali ed economici, ci danno purtroppo, e sottolineo purtroppo, ragione.
A indicare che avevamo visto giusto non ci sono solo i dati Istat sulla situazione economica e sociale.
Non ci sono solo o le relazioni dello Svimez o della Banca d’Italia.
Lo certificate voi con questa proposta di Legge. Per il 2017 si continua ad imporre tasse alle imprese e a sottrarre risorse alle politiche sociali, alle famiglie, ai giovani.
Ma che fine ha fatto la grande rivoluzione? Che fine hanno fatto le grandi economie e i risparmi di spesa?
Neppure un euro per il Fondo Eduardo e Luca De Filippo per le Politiche Giovanili?
Niente nel 2016 ed ora, dopo annunci, slogan e 6 per 3, poco più di 30mila euro, come si evince dalla lettura della Missione 6 Programma 2 di questo Bilancio.
Una dimenticanza oppure semplicemente avevate fatto male i conti?
Vi capita spesso, però, di fare male i conti! Vedi quanto è accaduto con le tariffe idriche. Le avete quasi raddoppiate di qui al 2019 e dianzi alla nostra denuncia avete avuto la faccia tosta di minacciarci di querela.
Eppure il Tar ci ha dato ragione, cosa che ha portato ad una correzione dei conti di questo Bilancio, di circa 34 milioni di euro, come hanno certificato i Revisori dei Conti
C’è da dire che questa legge di Stabilità è peggio dell’altra.
Nel 2016 i sogni, nel 2017 tasse e mance.
Difatti, aumenta il carico contributivo delle imprese. E già questo basterebbe ad esprimere la nostra contrarietà.
Con questa Legge sottraete 16 milioni di euro alle Politiche sociali ma, al tempo stesso, non esitate ad elargire mance e aiutini vari agli amici mettendo in fila enti, associazioni, fondazioni e quant’altro.
Ma non solo! Adesso, grazie a questa manovra aumenterete anche l’indennità dei Direttori Generali, dei Direttori amministrativi e sanitari delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.
Di quei dirigenti che proprio lei, signor Presidente, ha voluto scegliersi nella massima discrezionalità possibile.
Lo volete fare? Bene!
Ma fatelo solo se avranno raggiunto gli obiettivi, migliorato i Lea e ridotto le liste di attesa e l’emigrazione sanitaria.
Così, adesso, gli uomini del Presidente, si ritroveranno nella busta paga un bel 20% di stipendio in più e le auto blu.
Aumentate le tariffe e ve ne lavate le mani stabilendo che la responsabilità spetta agli Uffici.
Lo avete fatto per le tariffe idriche, poi bocciate dal Tar, ed ora lo fate anche per quelle del Trasporto Pubblico Locale.
Gli aumenti? Colpa degli Uffici!!! Facile!
Ma gli Uffici ed anche la stessa Acam non siete voi???
Non siete voi a nominarvi i dirigenti, gli amministratori e i commissari?
Dunque, aumentano le tariffe dell’acqua e anche quelle del trasporto pubblico locale.
Sto portando, ovviamente, solo alcuni esempi perché la lista delle cattive notizie sarebbe davvero lunga.
Ma forse la questione più grave è che quando c’è la possibilità concreta di togliere le mani dalle tasche dei cittadini per metterci soldi, non lo fate.
Signor presidente, colleghi consiglieri, vi abbiamo dimostrato che, ad esempio, è assolutamente possibile alleggerire la Tassa sui Rifiuti.
Mi correggo, non è possibile, è un dovere!
Per questo abbiamo depositato un emendamento che vincola le risorse eccedenti i costi effettivi del ciclo indifferenziato dei rifiuti al taglio della Tari.
Per ora le nostre stime parlano di circa 80 milioni di euro, cioè il 20% del costo complessivo dell’intero ciclo che la Regione avrebbe il dovere di scalare dalla tassa sui rifiuti o restituire ai cittadini.
Per ora dobbiamo constatare che in parte, in minima parte un piccolo risultato lo abbiamo ottenuto visto che sotto la voce relativa al surplus dei costi troviamo per ora 4 milioni di euro.
Ci auguriamo che crescano e che vadano ad alleviare il peso contributivo delle famiglie, soprattutto di quelle più disagiate.
Speriamo che queste risorse non le usiate per riempire la Campania di 6 per 3 con annunci cui non seguono i fatti.
Noi diciamo: sosteniamo le famiglie in difficoltà ma investiamo anche sulla competitività delle imprese.
Abbiamo proposto il Fondo Venture Capital, sul modello della manifattura 4.0 che coinvolge in pratica tutte le istituzioni creditizie locali con l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione.
Abbiamo proposto un uso rigoroso delle Auto blu e ancora non riusciamo a capire, colleghi della maggioranza, con quale coraggio abbiate potuto definire i nostri emendamenti ‘inammissibili’.
Per noi, cari colleghi del centrosinistra, inammissibile è concedere l’auto blu con autista anche ai consiglieri del Presidente.
Vi rammento che quest’Aula aveva deciso che quel regolamento doveva tornare in Commissione, invece è diventato legge!
Nessuna discussione, nessuna modifica!
Diciamocelo, il Consiglio ne esce male!
Ne esce male se non riusciamo ad imporre alla Giunta i tempi previsti dalla legge per approvare il Bilancio.
Non possiamo tacere sul fatto che la proposta della Giunta sia arrivata in Consiglio solo il 29 novembre anziché il 31 ottobre come prescritto. E questo consesso ha dovuto esaminarla in meno di 20 giorni anziché 60.
Con quale conseguenza?
Un parere dei Revisori che è arrivato solo il 19 dicembre!
La Commissione ha fatto un lavoro immane senza conoscere il parere.
Possiamo dire, senza essere smentiti, che praticamente è stata zero la partecipazione delle parti: non si è vista l’Anci, non l’Upi, né i sindacati.
Invitati non conoscevano il testo.
Così si lavora male, cari colleghi. Non solo non rispettate la legge ma si producono errori che poi si traducono in norme non efficaci o svarioni come quello sul vitalizio.
Comunque, signor Presidente, non ci siamo sottratti al nostro compito.
Anche in pochi giorni abbiamo dimostrato che possiamo mettere in piedi 60mila emendamenti ostruzionistici per bloccare quelle norme che non fanno onore a questa istituzione.
Ma, soprattutto, abbiamo dimostrato che possiamo dare un contributo di merito.
Abbiamo portato avanti la nostra battaglia per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli assi viari ed in particolar modo il cosiddetto Asse Mediano che attraversa tutti i Comuni a nord di Napoli.
La necessità di adottare un adeguato sistema di videosorveglianza che possa garantire adeguati standard di prevenzione e di sicurezza per i cittadini che quotidianamente se ne servono e che, purtroppo, molto spesso restano vittime di aggressioni impunite.
Abbiamo dovuto rammentare che la legge vieta che si possano usare risorse provenienti dal ciclo dei rifiuti per sostenere quello delle acque.
Abbiamo proposto una sostanziale modifica dei criteri di attribuzione delle risorse destinate agli asili nido per tentare di superare gli squilibri territoriali che questo governo regionale ha incrementato finanziando e rifinanziando un progetto pilota da oltre 1 milione di euro che guarda caso ha premiato la sola città di Salerno.
Sono esempi di alcune battaglie che hanno lo scopo di ridare un minimo di dignità a questo documento di programmazione. Ma tant’è.
In questo documento manca una visione politica strategica per la nostra Campania.
Pare un tappabuchi di promesse da rispettare e di mance da elargire, in barba ai tanti cittadini che non arrivano a fine mese.
Signor Presidente le faccio l’esempio delle Universiadi.
Chiunque fosse dotato di un minimo di lungimiranza non avrebbe esitato un attimo a chiedersi se questo grande evento potesse costituire una straordinaria occasione per recuperare un territorio trascurato, per generare finalmente un valore aggiunto duraturo.
Ma voi piuttosto che immaginare la possibilità di costruire, magari coinvolgendo capitali privati, un villaggio turistico magari in un area da recuperare come quella del Litorale Domizio, preferite far attraccare nel porto di Napoli due o tre navi da crociera e farvi soggiornare atleti e staff per il periodo delle competizioni sportive.
Le navi, signor Presidente, poi prenderanno il largo e ci troveremo ad aver fatto una spesa assurda senza alcuna prospettiva di futuro.
Non credo che le navi ospiteranno a proprio carico gli atleti. Pagherà la Regione? Certo che pagherà la Regione! E poi? Davvero tutte queste risorse non potevano essere investite in altro modo?
In questo documento non c’è nulla tranne che l’interesse politico personale.
Signor Presidente il nostro voto è sfavorevole perché noi vogliamo il bene dei campani e non li vogliamo affossare ancora di più con le tasse da voi proposte.
Grazie