Intervista a Armando Cesaro – «È stato giusto ripartire da Lettieri Ora serve massima condivisione»

Intervista a Armando Cesaro – «È stato giusto ripartire da Lettieri Ora serve massima condivisione»

Da Il Roma Edizione del 04/02/2016

«È stato giusto ripartire da Lettieri Ora serve massima condivisione)» NAPOLI. Amministrative, primarie, prospettive del centrodestra. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. Armando Cesaro (nella foto), analizza l’attuale momento politico.

Lettieri ha avviato ufficialmente la propria campagna elettorale ma con Marcello Taglialatela non sarebbe l’unico candidato sindaco di centrodestra per Napoli. Come valuta questa situazione? «Era giusto ripartire da Lettieri. E ovvio che una candidatura a sindaco della terza città d’Italia richiede la più ampia condivisione possibile, locale e nazionale. Capisco le legittime aspirazioni di tutti, ma chiunque si riconosca nel progetto politico del centrodestra dovrebbe lavorare per costruire una coalizione di ampio respiro, aperta alla società civile e, naturalmente, vincente. Diversamente, si fa il gioco degli avversari e un danno incalcolabile ad una città che ha bisogno di voltare pagina dopo decenni di disastri creati dalle amministrazioni di sinistra».

Con Fratelli d’Italia si discute delle primarie. Come le valuta? «Le primarie non regolamentate dalla legge sono uno strumento inutile e facilmente manipolabile. I cinesi in fila ai seggi del Pd la dicono tutta. Personalmente sono per il confronto politico, anche serrato, sui temi e sulle soluzioni».

Qual è la sua opinione sul ritorno in campo di Bassolino? «Il suo ritorno in campo esprime chiaramente l’enorme difficoltà di un Pd che col suo nuovo leader, Matteo Renzi, doveva rottamare tutto e tutti. E’ un politico di esperienza e tutti conosciamo la sua storia politica e istituzionale. Non credo possa rappresentare il futuro per Napoli e interpretare la forte domanda di cambiamento».

Il M5S dovrebbe annunciare a giorni il candidato sindaco. Come immagina una loro eventuale esperienza di governo a Napoli? «Il trionfo del caos amministrativo, politico e civile. Napoli ha bisogno di buon governo, di normalità. L’esperienza di Pavia e di Quarto sono segnali pessimi. La loro attività politica, se così si può chiamare quella tutta improntata al peggior giustizialismo e al peggior assistenzialismo della sinistra, genera effetti collaterali disastrosi. Dai grillini solo una politica di mera protesta senza alcuna reale proposta o volontà di risoluzione concreta dei problemi dei campani».

In Regione avete aperto un nuovo fronte di guerra, questa volta sul ddl De Luca che amplia l’istituto della questione di fiducia. Perché? «Che De Luca voglia attrezzarsi per rafforzare i propri poteri lo posso pure capire. Credo che il problema politico sia, soprattutto del Pd e della maggioranza che, nei fatti, rinuncia ad esercitare il diritto/dovere di discutere, modificare approvare le leggi. Noi l’opposizione continueremo a farla comunque senza sconti. Su questo disegno di legge pioveranno un migliaio di emendamenti)».

MA.PE.

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