L’emergenza crolli nelle scuole di Caserta che nel 2017 spinse il governo regionale ad uno stanziamento straordinario di un milione di euro per la Provincia allora in dissesto non ha insegnato nulla. Anzi: nei due anni successivi, col pretesto di aiutare gli enti provinciali, questa volta in predissesto, i finanziamenti regionali per la prevenzione nelle scuole a rischio, ben due milioni di euro, sono finiti a Salerno. Nessuna meraviglia dunque se a Napoli i cedimenti continuano a riempire le cronache dei giornali.
Una sfida alla prevenzione che, soprattutto dopo i crolli di Chiaiano, andrebbe raccolta responsabilmente.
Viceversa, il silenzio del governo regionale su questi crolli e la politica dello struzzo rispetto ai dati drammatici diffusi da Cittadinanza Attiva (la Campania è penultima in Italia in tema di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici) è a dir poco sconcertante.
Voglio augurarmi che almeno oggi, rispetto alla volontà degli ordini professionali di contribuire concretamente ad una politica della prevenzione seria e concreta, il governatore campano metta da parte la politica delle fritture e si rimbocchi realmente le maniche.