L’indegno sfruttamento della manodopera, il ricorso al lavoro nero che nega i più elementari diritti dei lavoratori, peraltro sempre più indeboliti dalle politiche del lavoro degli ultimi anni, continua a mietere vittime. Una vergogna!
Quanto dovremo aspettare ancora perché a Roma, piuttosto che concentrarsi sulle poltrone e su politiche del lavoro improduttive o peggio assistenzialistiche come il reddito di cittadinanza, qualche ministro si preoccupi di debellare la piaga del caporalato, del lavoro nero, delle morti bianche?
Quanti governi del presunto cambiamento o peggio delle novità dovranno passare perché si capisca una buona volta e per tutte che le politiche del lavoro sono le politiche per il lavoro?