Altro che assestamento di bilancio o programmazione, nell’agenda di De Luca e nel silenzio-assenso della sua maggioranza, c’è solo Salerno e il Salernitano.
Da opposizione rigorosa ma di governo abbiamo provato in tutti i modi a far comprendere le esigenze dei territori presentando proposte di buon senso frutto delle problematiche che abbiamo rilevato quotidianamente nel confronto con i cittadini: temi completamente ignorati e bocciati dal governo regionale e dalla sua maggioranza.
Una maggioranza che paradossalmente, in alcuni casi, ha persino bocciato sé stessa, come nel caso dell’emendamento sul sostegno ai malati oncologici del consigliere Longobardi.
Non so fino a che punto De Luca, con questa politica salerno-clientelare potrà raccogliere consensi, quello che è certo è che, fortunatamente per la Campania che ha diritto ad essere governata da ben altra classe dirigente, siamo oramai a fine corsa.