Superiamo la stagione delle chiacchiere affrontando in maniera seria un tema particolarmente sentito e che non può e non deve essere semplificato con facili slogan sulla pericolosità dei campi rom o su chi sia il maestro e chi l’allievo in fatto soluzioni tra De Luca e Salvini, rammarica che ancora una volta l’assenza di maggioranza che si rivela sempre più inesistente e il conseguente ennesimo rinvio della seduta abbia reso impossibile avviare la discussione della legge.
Lanciamo invece la stagione dei fatti preoccupandoci di un percorso di inclusione ispirata alle indicazioni dell’Unione Europea, al buon senso, che offra soluzioni nelle quali i doveri diventano requisito imprescindibile per l’esercizio dei diritti. Penso, oltre, naturalmente, al rispetto delle leggi, all’obbligo scolastico o all’obbligo vaccinale, per citarne alcuni.
L’obiettivo resta comunque chiaro: basta con i campi rom, con le baraccopoli, coi ghetti ma anche con gli insediamenti in quei territori già tormentati dall’emergenza abitativa, dall’emergenza casa. Se non altro perché, anche in termini di giustizia, vengono prima i nostri concittadini.