Qualcuno spieghi al ministro Grillo che inviare l’esercito negli ospedali per difendere il personale da eventuali aggressioni non risolve il problema, non serve a nulla: le aggressioni si verificano perché mancano i medici che vanno difesi e tutelati con l’invio di forza lavoro, non militarizzando un luogo di cura o attivando misure intimidatorie nei confronti di chi disperatamente cerca assistenza.
Cosa dovrebbero fare gli uomini dell’esercito nei pronto soccorso? Mettere ordine? Attivare un coprifuoco permanente?
Sono mesi – aggiungono – che denunciamo inascoltati il corto circuito della rete dell’emergenza-urgenza per i mesi estivi. Abbiamo anche presentato un’interrogazione rimasta ancora senza risposta.
La proposta del ministro è dunque approssimativa, confusa e contrasta, peraltro, con i programmi di umanizzazione dei luoghi di cura avviati nelle strutture sanitarie.
Il Ministro anziché inviare le mimetiche tra pazienti e camici bianchi approfondisca il problema e rimuova le cause che impediscono il diritto e la tutela della Salute dei cittadini.