La Campania va a rotoli e il governatore De Luca si appresta a preparare un provvedimento per triplicare gli stipendi ai manager delle nostre fallimentari Partecipate.
De Luca tace sui debiti per 20 milioni della Sma, società ancora senza bilanci, non conosce gli utili della Soresa e, come apprendiamo da un documento di prossima pubblicazione, non sa neppure quale sia, allo stato, la quota di partecipazione regionale dell’aeroporto salernitano di Pontecagnano dopo averci rimesso due milioni di euro ed altri due dovrà rimettercene a breve.
Siamo all’assurdo: in una regione con il 40% delle famiglie che vivono sotto la soglia della povertà ed un buco di bilancio di oltre 500 milioni di euro, De Luca le sta provando tutte per garantire almeno 120mila euro annui ai suoi uomini. Tutto questo, nonostante un non parere della Corte dei Conti e per di più dopo aver già aumentato lo stipendio ai Direttori Generali delle Asl e degli ospedali coi soldi del caro-ticket.
Come se non bastasse, lo sta facendo violando il decreto 175 del Mef che impone una rigorosa spending rewiev delle Partecipate e in spregio delle gravi criticità e inadeguatezze organizzative delle stesse, evidentemente amministrate malissimo.
E’ chiaro che, soprattutto per il rispetto che si deve a chi non arriva a fine mese, faremo le barricate.