Il governatore Vincenzo De Luca avrebbe dovuto dichiarare lo STATO DI CRISI, darne comunicazione al Prefetto e al Consiglio regionale. Non l’ha fatto impedendo alla Prefettura di poter assumere le iniziative del caso e il coordinamento delle attività di soccorso. Si tratta di una responsabilità politica gravissima. Non sappiamo se per negligenza o per continuare a tenere le redini dell’emergenza nelle proprie mani, sta di fatto che questa omissione costituisce una evidente inadempienza della legge regionale 12 del 22 maggio scorso. La legge parla chiaro e stabilisce che, in caso di eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria, il Presidente della Giunta è obbligato a dichiarare lo stato di crisi, individuandone la durata, specificandone l’estensione territoriale, dandone comunicazione tempestiva alla Giunta e al Consiglio regionale. Ed è su questo presupposto che il Prefetto, secondo quanto stabilito dall’articolo 14 della legge 225/1992, assume, coordinandosi con il Presidente della Giunta Regionale, la direzione unitaria dei servizi di emergenza. Viceversa continua ad occuparsene il governatore. Sappiamo com’è andata e come continua ad andare!