MOZIONE DI SFIDUCIA AI SENSI DELL’ARTICOLO 126, SECONDO COMMA DELLA COSTITUZIONE DELL’ARTICOLO 52, COMMA 2 DELLO STATUTO DELLA REGIONE CAMPANIA E DELL’ARTICOLO 25, COMMA 2 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA
PREMESSO CHE
il Presidente della Giunta,
in coerenza con il dettato dell’art. 121 della Costituzione e con l’articolo 47 dello Statuto della Regione Campania che stabilisce che il Presidente della Regione, rappresenta la Regione , dirige la politica della Giunta e ne è responsabile; effettua le nomine di sua competenza e quelle di competenza della giunta ,previa delibera della stessa ; sovrintende all’amministrazione regionale;
è pertanto tenuto a uniformarsi doverosamente alle previsioni di legge ed in particolare al dettato dell’articolo 11 dello Statuto della Regione per il quale “le attività legislative e amministrative della Regione sono informate ai principi della trasparenza e della partecipazione dei cittadini…”, e che “ai fini della piena applicazione delle norme di cui al presente articolo, i poteri e le attività regionali sono esercitati con la più ampia pubblicità per consentire la massima diffusione delle informazioni, degli atti e dei documenti”.
CONSIDERATO CHE
in data 7 novembre 2015, in relazione delle annunciate dimissioni del Capo della Segreteria Particolare del Presidente della Regione Campania, lo stesso Presidente ha diramato, attraverso l’Ufficio Stampa della Regione, un comunicato nel quale si motivavano le stesse con “l’impossibilità” per il Capo di Segreteria di “ricoprire il ruolo di responsabile politico dell’organizzazione del PD regionale” e “un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi di attività impressi dalla nuova amministrazione in tutte le politiche di settore”;.
tale motivazione si è successivamente rivelata infondata ancorché ingannevole; celando il maldestro tentativo di nascondere un’inchiesta che era invece all’origine delle dimissioni di cui sopra, così come ampiamente riportato dalla stampa;
tale circostanza configura un comportamento fortemente elusivo del dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini così come sanciti dalle sopraccitate norme;
la stessa circostanza prefigura peraltro un uso improprio degli strumenti di comunicazione istituzionale dell’Ente;
successivamente alla trasmissione del comunicato stampa, in data 18 novembre 2015, a margine di una conferenza stampa convocata per rendere ulteriori informazioni sulla
vicenda delle soprammenzionate dimissioni, il Presidente Vincenzo De Luca dava diposizioni agli Uffici regionali per la pubblicazione, sul portale della Regione, di un documento in cui si evinceva che lo stesso era invero a conoscenza dell’inchiesta della quale fino a quel momento aveva asserito di non saperne nulla;
il clima di incertezza e discredito generato dalle vicende esposte , e la loro larga diffusione sugli organi di stampa e delle maggiori testate televisive nazionali , ha fortemente pregiudicato la funzione e il ruolo dell’esecutivo regionale e del suo Presidente e ha , conseguentemente, indebolito il peso politico e istituzionale della Campania causando la perdita di 50 milioni di euro sulla quota di riparto del fondo sanitario nazionale per l’anno 2015;
Le vicende esposte in premessa determinano una condizione, unica tra le regioni italiane, di vero e proprio “caos istituzionale ” con conseguente danno alla comunita’ amministrata.
Tutto quanto sopra premesso, essendo evidente il vulnus arrecato all’Istituzione regionale dalla totale assenza di lealtà, impegno e trasparenza, si inoltra formale richiesta di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 126, secondo comma della Costituzione della Repubblica Italiana, dell’articolo 52, comma 2 dello Statuto della Regione Campania.